Elementi di storia delle religioni
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Perciò, in
varie tradizioni, vediamo la creazione partire da un “centro”, perché
ivi sta la fonte di ogni realtà, e quindi dell’energia della vita.
Mircea Eliade, Trattato di storia delle religioni
Il
Golgota era al centro del mondo, ed era insieme cima della montagna
cosmica e sito ove Adamo era stato creato e sepolto. Sicché il sangue
del Redentore aveva bagnato il cranio di Adamo, sepolto appunto ai piedi
della croce.
Mircea Eliade, Trattato di storia delle religioni
Ricorrente,
nell’iconografia della crocifissione di Cristo, la raffigurazione del
teschio di Adamo ai piedi della croce del supplizio.
Dipinto come
dettaglio marginale rispetto al centro della composizione, compare sulla
scena poggiato al suolo, disordinatamente confuso con resti di tombe
dissepolte o incastonato in una nicchia di terra, mentre il bianco
gessoso del cranio è bagnato da fiotti vermigli di sangue.
Una fitta
trama di temi teologici è sintetizzata in pochi elementi compositivi, si
addensa in quelle gocce che stillano dalle cinque ferite riversandosi
sul punto-centro dove è la sepoltura di Adamo.
Daniele Scarpa Kos
immagina i resti del Primo Uomo fotografati in un fossile alla base
della croce, li ingrandisce nell'eloquente elemento cruciale di una
vanitas seicentesca.
Sono un teschio e una colonna vertebrale
assurdamente schiacciati, scritti e appiattiti nella pietra; la
struttura articolare è ridotta al minimo, alla testa segue una coda
arricciata, forma simile alle bizzarre creature di Chengjian, od agli
organismi che per primi svilupparono la capacità di vedere.
Il
fossile di un Adamo scheletrico, essere dell'origine, segna quel
“centro” dove la creazione si manifesta come evento in atto; “centro” e
“nascita” coincidono, concorrono, nel cerchio dello stesso recinto, alla
configurazione di un remoto simbolismo embrionale.
Su di esso, dal legno della croce, cade la linea rossa del battesimo di sangue.
Olii,
fotografie, testi: l’installazione è un accumulo d’immagini, dipinti
fissati a parete come ritagli in una camera da adolescente o annunci in
bacheca, costellazione di figure, caos che si ricompone nella graduale
messa a fuoco dei motivi cardine dell'opera. Il quadro è attorniato da
un reticolo di rimandi, rivive, come in un’indagine iconologica, entro
mappe e coordinate che lo sottraggono all’elusività del linguaggio
pittorico: sguardo trasversale per restituire alla storia sacra la
bidimensionalità simbolica che gli è propria, liberandola da qualsiasi
realismo illustrativo.