Scarpa Kos, schizzo per Enzo Masi Galliandi
Un nuovo Scene dalla Boh-Hem.. #2 – Conferenza (ovvero templi, padelle, DJ)
Alejandra presenta l’Artista-Saccopelista.
Partecipano: Alejandra, l'Artista-Saccopelista, Enzo Masi Galliandi, l'Intossicone.
Scene dalla Boh Hemm #2
Conferenza (templi, padelle, DJ)
Ciclo di incontri al centro underground ******: Alejandra presenta l’Artista-Saccopelista.
3 personaggi seduti dietro una scrivania di formica in stile Scuola Media (epoca Gigi XV):
Alejandra, critica d’arte spagnola
L’Artista-Saccopelista (con un coloratissimo zaino zeppo di libri, pennelli, antenne, scarpe da ginnastica, computer, pins, pendagli ying yang, bandane, mappe, ecc...)
Enzo Masi Galliandi, scrittore e collezionista, veste un completo anni Settanta tinta vaniglia, camicia a righette.
Tra il pubblico (poco numeroso) scalpita, seduto in ultima fila, l’Intossicone.
Alejandra: Sono felice che tu abbia accettato l'invito del nostro centro underground; ho sempre apprezzato le tue opere. Da dove nasce l’idea di utilizzare i detersivi, i disinfettanti per la casa, gli ammorbidenti, come materiali per la pittura?
Artista-S: Veramente non ho mai dipinto col detersivo.
Alejandra: (guarda la scaletta) Ah sì – scusssa! L’incontro con l'artista-laundry è domani, tu sei quello dell'autostop. Paraje!
Artista-S: Esatto Alejandra. Io sono l’Artista-Saccopelista ;)
Alejandra: Allora spiegami che ci fai con quel coso lì? (indica un flacone di liquido verde infilato in una tasca dello zaino) E’ lo Z-lavapiatti, il detersivo made in India, no? Subodh Gupta ci pulisce le sue installazioni di padelle! Paraje! Lo scolabottiglie l'ha già usato Duchamp, le forchette le ha piegate Munari, i servizi da dodici li ha appiccicati Julian Schnabel sui quadri, la tazzina rivestita di pelo è della Oppenheim, Hirst fa i sottaceti con mucche e squali: gli artisti oggi usano tutto quello che si trova in cucina. Minimo minimo con lo Z-lavapiatti ci devi fare un capolavoro!
Artista-S: Lo utilizzo tassativamente solo come vernice finale. Parliamoci chiaro: tanti artisti inseguono le mode ed il risultato sono opere fragili che si rompono con un grissino e durano quanto la vita di una zanzara. Le mie invece sfidano il tempo e... non ci crederete, ma stanno tutte qui dentro! TUMP TUMP (batte la mano sullo zaino)
Masi Galliandi: Extraordinaire, divebbevo a Pavigi.
Alejandra: Bene, però spiegaci questa smania di viaggiare... sei sempre in movimiento! Febbre dell'autostoppista?
Artista-S: No Nein
Alejandra: Misuri la vita a chilometri?
Artista-S: Naaaaaa
Alejandra: Ti sbrasi “on the road”?
Artista-S: Nada
Alejandra: Hai il bernoccolo del centometrista?
Artista-S: Nisba (muove gli indici come due tergicristalli). Semplicemente seguo un vento, un soffio, tampino il fuoco dell'arte: il PIR! PIR in greco è fuoco, da cui isPIRazione, sPIRito, PIRa...
Masi Galliandi: ...da cui PIVla, divebbevo a Livovno.
Artista-S: Vado di turbo! Non mi faccio imbrigliare, metter sotto da certi galleristi mocciosetti. Non sono uno della ghenga de los mocciosettos...
Masi Galliandi: Tiene los pelos en las balotas, divebbevo a Bavcellona.
Artista-S: ...quelli sono figli di papà cresciuti nel brodo grasso. Inutile perder tempo con gallerie-premi-musei, la vera galleria è la strada; smercio le mie opere dove capita. Ai grandi raduni, ai rave-party: una pacchia. Lo sai chi sono i galleristi che preferisco? I DJ!
Alejandra: Pinciadisco, diremmo noi a Barcellona.
Masi Gallaindi: (annuisce) Street wise, saggezza della stvada, divebbevo a Dublino.
Artista-S: Guardate qua (pesca dallo zaino dei cubetti metallici)
Alejandra: Paraje! Vedi che ho ragione. I dadi per il brodo…quelli li hai rubati dal ristorante di qualche museo!
Artista-S: Opere datate 2002. Mini-Minimalismo. Sculture a misura di Legoland, cubetti da tasca e da comodino. E...TUMP TUMP (batte la mano sullo zaino) stanno tutte qui dentro! (estrae dei cilindri rosa). Voilà tre sculture del 2020.
Alejandra: 2020?
Artista-S: Postdatate. Esporrò la serie completa solo dal 2020.
Alejandra: Sembrano maxi supposte...
Artista-S: Ja, giusto! Le usano i veterinari indiani per curare gli elefanti. Le ho scoperte durante una mia trasferta a Gundapndur, nell'India del sud. Sono completamente incise - da me - con figure infere e angeliche: Cattivik in tutte le posizioni, come nei bassorilievi dei templi Gupta. Roba per stomaci forti.
Alejandra: Non mi dirai che queste popò di sculture finiscono nel popò degli elefanti?
Artista-s: Le usano gli stitici critici d’arte quando hanno l’intestino fermo…agli anni Novanta!
Masi Galliandi: Dbdgh-nda, divebbero a Calcutta.
Alejandra: Caro Masi Galliandi, so che lei possiede numerosi lavori dell'Artista-Saccopelista.
Masi Galliandi: Vevo, lo ammetto. Da molto mi intevesso alla sua vicevca. Definivei l'Avtista-Saccopelista un incovveggibile givamondo; mi tengo costantemente infovmato sui suoi spostamenti segnandoli con delle bandievine sulle mappe dell’Euvopa, dell'Asia, dell'Etvemo estvemo Oviente, fino al Comune di Vigonza. Da Tokio a Vigonza e vicevevsa: la tvansumanza dell'avte. Ovini in change. E dico tva me e me, estasiato: ova è qvi. Ova è là. Sta facendo, sta cveando, smevcia le sue opeve dai DJ indjgeni.
Alejandra: Che pasada!
Masi Galliandi: Eppevò, eppevò...se devo essev sincevo, vi sono altri cveativi che appvezzo, dei quali sono pvofondo estimatove. Pev esempio Daniele Scavpa Kos...
Intossicone: NOU! (voce da Kermit con la raucedine)
Alejandra: Eh?! (sorpresa e scocciata)
Intossicone: NOU! Schiacchia Kous NOU! Tuto ma Schiacchia Kous NOU!
Alejandra: Ancora l'Intossicone!
Intossicone: Abaso Schiacchia Kous!
Alejandra: Possibile Intossicone che devi sempre interrompere con i tuoi casini?
Intossicone: Abaso Schiacchia!
Masi Galliandi: El soito sguavatacandeabvi, divebbero a Sacca Fisola
Alejandra: Stop - pausa! La conferenza è sospesa. Riprenderemo quando l’Intossicone si sarà calmato!
(Il pubblico si riversa sul distributore automatico di merendine)