Wednesday, June 21, 2017

I Quattro

Dove andate a far notte
stretti sopra un legno di gondola?
Siete tre gemelli figli di tre madri
e un quarto - fanciullo - vi accompagna nel viaggio.

Incisi nei rifessi cilestrini
si snodano intorno
tracciati d’impronte sull’acqua.
La laguna ha piazze e strade 
lastricate di tremule onde 
ma il Centro non si trova 
scivola via con la corrente
bersaglio mobile.

Vestite i velluti dell’inverno, sipari 
scesi intorno al corpo
mani e viso restano
a recitare sulla scena
e la voce a far da coro.
Belle, quelle frasi che la scrittura 
non calza più da molte stagioni.

Vestite ricami sfilacciati e matasse di niente
oro arrugginito macchia 
i colletti spidocchiati e inamidati.
Schiene premiate da medaglie derise.
Va detta per voi una litania.

Il primo il primo il primo
ride al cielo di un brivido riacceso.
Il secondo il secondo il secondo
tiene ferma la saracinesca sulla cornice
custode di volti troppo sognati
consanguinei ricordi.
Il terzo il terzo il terzo
sa pochi proverbi.
Il quarto il quarto il quarto
accarezza un teschio di bambola
le cambia i fiocchi.
Il quarto il quarto il quarto
tappa i buchi da dove spiamo la folla
e la folla ci spia.
Spera di arrivare all'ultimo posto
di non esser visto mai.