Friday, November 26, 2010

Elementi di storia delle religioni

Elementi di storia delle religioni
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=33730

 Perciò, in varie tradizioni, vediamo la creazione partire da un “centro”, perché ivi sta la fonte di ogni realtà, e quindi dell’energia della vita.
Mircea Eliade, Trattato di storia delle religioni

Il Golgota era al centro del mondo, ed era insieme cima della montagna cosmica e sito ove Adamo era stato creato e sepolto. Sicché il sangue del Redentore aveva bagnato il cranio di Adamo, sepolto appunto ai piedi della croce.
Mircea Eliade, Trattato di storia delle religioni

Ricorrente, nell’iconografia della crocifissione di Cristo, la raffigurazione del teschio di Adamo ai piedi della croce del supplizio.
Dipinto come dettaglio marginale rispetto al centro della composizione, compare sulla scena poggiato al suolo, disordinatamente confuso con resti di tombe dissepolte o incastonato in una nicchia di terra, mentre il bianco gessoso del cranio è bagnato da fiotti vermigli di sangue.
Una fitta trama di temi teologici è sintetizzata in pochi elementi compositivi, si addensa in quelle gocce che stillano dalle cinque ferite riversandosi sul punto-centro dove è la sepoltura di Adamo.
Daniele Scarpa Kos immagina i resti del Primo Uomo fotografati in un fossile alla base della croce, li ingrandisce nell'eloquente elemento cruciale di una vanitas seicentesca.
Sono un teschio e una colonna vertebrale assurdamente schiacciati, scritti e appiattiti nella pietra; la struttura articolare è ridotta al minimo, alla testa segue una coda arricciata, forma simile alle bizzarre creature di Chengjian, od agli organismi che per primi svilupparono la capacità di vedere.
Il fossile di un Adamo scheletrico, essere dell'origine, segna quel “centro” dove la creazione si manifesta come evento in atto; “centro” e “nascita” coincidono, concorrono, nel cerchio dello stesso recinto, alla configurazione di un remoto simbolismo embrionale.
Su di esso, dal legno della croce, cade la linea rossa del battesimo di sangue.
Olii, fotografie, testi: l’installazione è un accumulo d’immagini, dipinti fissati a parete come ritagli in una camera da adolescente o annunci in bacheca, costellazione di figure, caos che si ricompone nella graduale messa a fuoco dei motivi cardine dell'opera. Il quadro è attorniato da un reticolo di rimandi, rivive, come in un’indagine iconologica, entro mappe e coordinate che lo sottraggono all’elusività del linguaggio pittorico: sguardo trasversale per restituire alla storia sacra la bidimensionalità simbolica che gli è propria, liberandola da qualsiasi realismo illustrativo.

Tuesday, November 2, 2010

Conferenza

Scarpa Kos, schizzo per Enzo Masi Galliandi

Un nuovo Scene dalla Boh-Hem.. #2 – Conferenza (ovvero templi, padelle, DJ)
Alejandra presenta l’Artista-Saccopelista.
Partecipano: Alejandra, l'Artista-Saccopelista, Enzo Masi Galliandi, l'Intossicone.


Scene dalla Boh Hemm #2
Conferenza (templi, padelle, DJ)

Ciclo di incontri al centro underground ******: Alejandra presenta l’Artista-Saccopelista.
3 personaggi seduti dietro una scrivania di formica in stile Scuola Media (epoca Gigi XV):

Alejandra, critica d’arte spagnola

L’Artista-Saccopelista (con un coloratissimo zaino zeppo di libri, pennelli, antenne, scarpe da ginnastica, computer, pins, pendagli ying yang, bandane, mappe, ecc...) 

Enzo Masi Galliandi, scrittore e collezionista, veste un completo anni Settanta tinta vaniglia, camicia a righette.

Tra il pubblico (poco numeroso) scalpita, seduto in ultima fila, l’Intossicone.

Alejandra: Sono felice che tu abbia accettato l'invito del nostro centro underground; ho sempre apprezzato le tue opere. Da dove nasce l’idea di utilizzare i detersivi, i disinfettanti per la casa, gli ammorbidenti, come materiali per la pittura?
Artista-S: Veramente non ho mai dipinto col detersivo.
Alejandra: (guarda la scaletta) Ah sì – scusssa! L’incontro con l'artista-laundry è domani, tu sei quello dell'autostop. Paraje!

Artista-S: Esatto Alejandra. Io sono l’Artista-Saccopelista ;) 
Alejandra: Allora spiegami che ci fai con quel coso lì? (indica un flacone di liquido verde infilato in una tasca dello zaino) E’ lo Z-lavapiatti, il detersivo made in India, no? Subodh Gupta ci pulisce le sue installazioni di padelle! Paraje! Lo scolabottiglie l'ha già usato Duchamp, le forchette le ha piegate Munari, i servizi da dodici li ha appiccicati Julian Schnabel sui quadri, la tazzina rivestita di pelo è della Oppenheim, Hirst fa i sottaceti con mucche e squali: gli artisti oggi usano tutto quello che si trova in cucina. Minimo minimo con lo Z-lavapiatti ci devi fare un capolavoro!
Artista-S: Lo utilizzo tassativamente solo come vernice finale. Parliamoci chiaro: tanti artisti inseguono le mode ed il risultato sono opere fragili che si rompono con un grissino e durano quanto la vita di una zanzara. Le mie invece sfidano il tempo e... non ci crederete, ma stanno tutte qui dentro! TUMP TUMP (batte la mano sullo zaino)
Masi Galliandi: Extraordinaire, divebbevo a Pavigi.
Alejandra: Bene, però spiegaci questa smania di viaggiare... sei sempre in movimiento! Febbre dell'autostoppista?
Artista-S: No Nein
Alejandra: Misuri la vita a chilometri? 

Artista-S: Naaaaaa
Alejandra: Ti sbrasi “on the road”?
Artista-S: Nada
Alejandra: Hai il bernoccolo del centometrista? 

Artista-S: Nisba (muove gli indici come due tergicristalli). Semplicemente seguo un vento, un soffio, tampino il fuoco dell'arte: il PIR! PIR in greco è fuoco, da cui isPIRazione, sPIRito, PIRa...
Masi Galliandi: ...da cui PIVla, divebbevo a Livovno.
Artista-S: Vado di turbo! Non mi faccio imbrigliare, metter sotto da certi galleristi mocciosetti. Non sono uno della ghenga de los mocciosettos...
Masi Galliandi: Tiene los pelos en las balotas, divebbevo a Bavcellona.
Artista-S: ...quelli sono figli di papà cresciuti nel brodo grasso. Inutile perder tempo con gallerie-premi-musei, la vera galleria è la strada; smercio le mie opere dove capita. Ai grandi raduni, ai rave-party: una pacchia. Lo sai chi sono i galleristi che preferisco? I DJ!
Alejandra: Pinciadisco, diremmo noi a Barcellona.
Masi Gallaindi: (annuisce) Street wise, saggezza della stvada, divebbevo a Dublino.
Artista-S: Guardate qua (pesca dallo zaino dei cubetti metallici)
Alejandra: Paraje! Vedi che ho ragione. I dadi per il brodo…quelli li hai rubati dal ristorante di qualche museo!
Artista-S: Opere datate 2002. Mini-Minimalismo. Sculture a misura di Legoland, cubetti da tasca e da comodino. E...TUMP TUMP (batte la mano sullo zaino) stanno tutte qui dentro! (estrae dei cilindri rosa). Voilà tre sculture del 2020.
Alejandra: 2020?
Artista-S: Postdatate. Esporrò la serie completa solo dal 2020.
Alejandra: Sembrano maxi supposte...
Artista-S: Ja, giusto! Le usano i veterinari indiani per curare gli elefanti. Le ho scoperte durante una mia trasferta a Gundapndur, nell'India del sud. Sono completamente incise - da me - con figure infere e angeliche: Cattivik in tutte le posizioni, come nei bassorilievi dei templi Gupta. Roba per stomaci forti.
Alejandra: Non mi dirai che queste popò di sculture finiscono nel popò degli elefanti?
Artista-s: Le usano gli stitici critici d’arte quando hanno l’intestino fermo…agli anni Novanta!
Masi Galliandi: Dbdgh-nda, divebbero a Calcutta.
Alejandra: Caro Masi Galliandi, so che lei possiede numerosi lavori dell'Artista-Saccopelista.
Masi Galliandi: Vevo, lo ammetto. Da molto mi intevesso alla sua vicevca. Definivei l'Avtista-Saccopelista un incovveggibile givamondo; mi tengo costantemente infovmato sui suoi spostamenti segnandoli con delle bandievine sulle mappe dell’Euvopa, dell'Asia, dell'Etvemo estvemo Oviente, fino al Comune di Vigonza. Da Tokio a Vigonza e vicevevsa: la tvansumanza dell'avte. Ovini in change. E dico tva me e me, estasiato: ova è qvi. Ova è là. Sta facendo, sta cveando, smevcia le sue opeve dai DJ indjgeni.
Alejandra: Che pasada!

Masi Galliandi: Eppevò, eppevò...se devo essev sincevo, vi sono altri cveativi che appvezzo, dei quali sono pvofondo estimatove. Pev esempio Daniele Scavpa Kos...
Intossicone: NOU! (voce da Kermit con la raucedine)
Alejandra: Eh?! (sorpresa e scocciata)
Intossicone: NOU! Schiacchia Kous NOU! Tuto ma Schiacchia Kous NOU!
Alejandra: Ancora l'Intossicone!
Intossicone: Abaso Schiacchia Kous!
Alejandra: Possibile Intossicone che devi sempre interrompere con i tuoi casini?
Intossicone: Abaso Schiacchia!
Masi Galliandi: El soito sguavatacandeabvi, divebbero a Sacca Fisola
Alejandra: Stop - pausa! La conferenza è sospesa. Riprenderemo quando l’Intossicone si sarà calmato!
(Il pubblico si riversa sul distributore automatico di merendine)