Già avevo realizzato altre "Sequenze" in varie occasioni (alla Biennale di alcuni anni fa, ad Amburgo, a Velada S.L. ecc...); le "Sequenze" allineano, in una sorta di progressione, di concatenazione organizzata in ordine logico, i materiali più disparati: ad Amburgo i "binari" erano realizzati con nastro adesivo da imballaggio.
Qui, alla Biennale, il tracciato di "binari" rosso carminio (pittura e spray) racchiude una concatenazione di scontrini posizionati secondo ordini diversi (temporale, di conservazione, emozionale). Tutta la mia produzione va vista organizzata in sequenze che ne rispecchiano le premesse generali: arte come risultato di un processo e di un contesto.
Le "Sequenze" sono un modello, una matrice applicabile anche alla mia teoria "Fabula Architecture", dove varie sequenze-binari scandiscono spazialmente il progetto architettonico (vedi Archinect)