BOH!-HEMM, la bohème contemporaine
Monday, December 22, 2008
Tuesday, December 2, 2008
ITALICS (italians?)
Su Exibart on Paper, dicembre 2008.
S: Com'è nata l’idea della mostra?
Bi: Dalla mia passione per gli anni Settanta: lotta di popolo, assemblee, revolution-revolution. Io li ho visti nei film e le assicuro che sono stati una rivelazione. Allora gli italiani sapevano quello che volevano, invece oggi come oggi questo paese è un frullato che non sa di niente: tanto fumo e niente canne. Nei Settanta c’era un groove…50 euro.
Intervista a Bi, curatore di “Italo-disco-70” al Palazzone.
S: Com'è nata l’idea della mostra?
Bi: Dalla mia passione per gli anni Settanta: lotta di popolo, assemblee, revolution-revolution. Io li ho visti nei film e le assicuro che sono stati una rivelazione. Allora gli italiani sapevano quello che volevano, invece oggi come oggi questo paese è un frullato che non sa di niente: tanto fumo e niente canne. Nei Settanta c’era un groove…50 euro.
S: Scatto alla risposta?
Bi: Sì. 50 euro.
S: Accidenti! Beh, senta, tra i giovani mi pare ci siano tante idee già viste, c’è chi impacca la casa come un Christo con la fregola, chi moltiplica le porte di Duchamp in un armadio IKEA, quell’altro cita Bacon facendo il pendolare tra Modica e Milano…forse per trovare il nuovo bisognava cercare in un’altra direzione, non tra i bisnipotini dei famosi bisnonni, fuori dalle strade già segnate, no?
Bi: No, ho scelto quelli giusti. Lei sbaglia a chiamarli copioni, è una questione di groove, e il miglior groove resta quello degli anni Settanta, faceva ballare la pista. Si ricorda le Sister Sledge? E Boninsegna? Eroi intramontabili. L’artista di cui lei parla non fa pacchi col fiocco, il suo video è come un raptus, una sveltina. Mi piaceva com’è pettinato. Sembra uno degli anni Settanta. Allora l’ho messo in pista, in mostra. 50 euro.
A: Mi ha colpito la stanzetta piena zeppa dei lavori di quel signore che ha l’hobby dell’arte. Dove l’ha scovato?
Bi: Volevo esporre Melotti, ma era già prenotato da altri, allora ho cercato in giro un Melotti2 e ho trovato questo qui. 50 euro
A: Che mi dice di quell’installazione fatta di legnetti e pezzi di cartoncino, sulla quale sono inciampato (non mi ricordo se al primo o al secondo piano)?
Bi: Vede, quando mi sono trasferito in USA in cerca di fortuna con la valigia di cartone e i quadri di cartone come tutti gli italo-disco-emigranti, ho incontrato a Ellis Island un sacco di amici artisti. Ragazzi poveri, simpatici straccioni (com’ero anch’io) che si arrangiavano, cercavano di sfangarsela. Facevano installazioni da quattro soldi usando materiali di recupero. Creazioni che solo il critico, con la sua PAROLA può legittimare come opere d’arte nel sistema. Mi interessa la PAROLA del critico come atto di redenzione. E’ così che si fa il groove. E se parlo di groove mi viene da ballare, già scodinzolo, mi si muove la coda, vorrei fare un can-can. Chiamiamo anche l’Oleg K? 50 euro.
A: La mostra si apre e si chiude con la stessa immagine. Corpi stecchiti spiaccicati sul bel pavimento marmoreo del Palazzone. Perché?
Bi: La sua domanda ne sottintende, in realtà, due. Una intelligente e una scema. Alla seconda rispondo subito. Mi piacciono i contrasti. Adoro mettere i cadaveri nel museo, fotografare un atto rivoluzionario, potenzialmente sovversivo, ma presentarlo chiuso in bacheca, mummificato, morente. Funziona per far ballare la pista. Alla prima non rispondo. Lasciamola morire così, con un lenzuolino bianco sopra (50 euro).
A:Sì ma….
Bi: 50 euro.
A: ..
Bi: 50 euro
Bi: Sì. 50 euro.
S: Accidenti! Beh, senta, tra i giovani mi pare ci siano tante idee già viste, c’è chi impacca la casa come un Christo con la fregola, chi moltiplica le porte di Duchamp in un armadio IKEA, quell’altro cita Bacon facendo il pendolare tra Modica e Milano…forse per trovare il nuovo bisognava cercare in un’altra direzione, non tra i bisnipotini dei famosi bisnonni, fuori dalle strade già segnate, no?
Bi: No, ho scelto quelli giusti. Lei sbaglia a chiamarli copioni, è una questione di groove, e il miglior groove resta quello degli anni Settanta, faceva ballare la pista. Si ricorda le Sister Sledge? E Boninsegna? Eroi intramontabili. L’artista di cui lei parla non fa pacchi col fiocco, il suo video è come un raptus, una sveltina. Mi piaceva com’è pettinato. Sembra uno degli anni Settanta. Allora l’ho messo in pista, in mostra. 50 euro.
A: Mi ha colpito la stanzetta piena zeppa dei lavori di quel signore che ha l’hobby dell’arte. Dove l’ha scovato?
Bi: Volevo esporre Melotti, ma era già prenotato da altri, allora ho cercato in giro un Melotti2 e ho trovato questo qui. 50 euro
A: Che mi dice di quell’installazione fatta di legnetti e pezzi di cartoncino, sulla quale sono inciampato (non mi ricordo se al primo o al secondo piano)?
Bi: Vede, quando mi sono trasferito in USA in cerca di fortuna con la valigia di cartone e i quadri di cartone come tutti gli italo-disco-emigranti, ho incontrato a Ellis Island un sacco di amici artisti. Ragazzi poveri, simpatici straccioni (com’ero anch’io) che si arrangiavano, cercavano di sfangarsela. Facevano installazioni da quattro soldi usando materiali di recupero. Creazioni che solo il critico, con la sua PAROLA può legittimare come opere d’arte nel sistema. Mi interessa la PAROLA del critico come atto di redenzione. E’ così che si fa il groove. E se parlo di groove mi viene da ballare, già scodinzolo, mi si muove la coda, vorrei fare un can-can. Chiamiamo anche l’Oleg K? 50 euro.
A: La mostra si apre e si chiude con la stessa immagine. Corpi stecchiti spiaccicati sul bel pavimento marmoreo del Palazzone. Perché?
Bi: La sua domanda ne sottintende, in realtà, due. Una intelligente e una scema. Alla seconda rispondo subito. Mi piacciono i contrasti. Adoro mettere i cadaveri nel museo, fotografare un atto rivoluzionario, potenzialmente sovversivo, ma presentarlo chiuso in bacheca, mummificato, morente. Funziona per far ballare la pista. Alla prima non rispondo. Lasciamola morire così, con un lenzuolino bianco sopra (50 euro).
A:Sì ma….
Bi: 50 euro.
A: ..
Bi: 50 euro
Alla Galleria di *** *********** *** + DRAGONBALL
- Mamma, dove siamo?
- In un centro d'arte contemporanea, tesoro.
- Guarda! Lì c'è uno arrabbiato che parla serio serio ai visitatori.
- E' il direttore di questo posto: un critico d'arte, però diverso dagli altri critici. Si chiama Il Professor-oh.
- Ma perché parla così? Forse ce l'ha con qualcuno...
- Non sta parlando.
- Cosa fa, allora?
- Tiene la sua lectio magistralis perennis. Una prolusione accademica che continua - a spese nostre - da una vita, tesoro.
- Non smette mai?
- Mai!
- Mi sembra di stare a scuola con il maestro cattivo!
- Con questo qui è sempre come stare a scuola. Il Professor-oh pensa che siamo tutti suoi allievi...
- Anche te che sei grande?
- Sì.
- Anche lo zio Pino?
- Anche la zio Pino.
- Anche la postina che suona a casa di mattina?
- Anche la postina.
- Anche Ronaldo?
- Anche Ronaldo.
- Anche DRAGONBALL?
- Anche DRAGONBALL.
- Ho già voglia di fare ricreazione.
- Con il Professor-oh non c'è la ricreazione...
- Chiediamolo ai bidelli!
- Niente bidelli: qui c'è solo Il Professor-oh.
- Non mi piace questa scuola.
- Non piace a nessuno, tesoro.
- Allora perché non la chiudono?
- Perché, oltre al Professor-oh, ogni tanto (molto, molto raramente) fanno anche vedere (pochi) quadri. Tutti speriamo che li facciano vedere.
- Che bello! A me piacciono, i disegni! Li fa il Professor-oh?
- No, quelli li fanno gli artisti, ma il Professor-oh ne parla come se fossero suoi.
- Come il mio compagno di banco, il Francone, che mi ruba i CIOCOBLOC e poi se li mangia!
- Proprio come lui, tesoro...
- In un centro d'arte contemporanea, tesoro.
- Guarda! Lì c'è uno arrabbiato che parla serio serio ai visitatori.
- E' il direttore di questo posto: un critico d'arte, però diverso dagli altri critici. Si chiama Il Professor-oh.
- Ma perché parla così? Forse ce l'ha con qualcuno...
- Non sta parlando.
- Cosa fa, allora?
- Tiene la sua lectio magistralis perennis. Una prolusione accademica che continua - a spese nostre - da una vita, tesoro.
- Non smette mai?
- Mai!
- Mi sembra di stare a scuola con il maestro cattivo!
- Con questo qui è sempre come stare a scuola. Il Professor-oh pensa che siamo tutti suoi allievi...
- Anche te che sei grande?
- Sì.
- Anche lo zio Pino?
- Anche la zio Pino.
- Anche la postina che suona a casa di mattina?
- Anche la postina.
- Anche Ronaldo?
- Anche Ronaldo.
- Anche DRAGONBALL?
- Anche DRAGONBALL.
- Ho già voglia di fare ricreazione.
- Con il Professor-oh non c'è la ricreazione...
- Chiediamolo ai bidelli!
- Niente bidelli: qui c'è solo Il Professor-oh.
- Non mi piace questa scuola.
- Non piace a nessuno, tesoro.
- Allora perché non la chiudono?
- Perché, oltre al Professor-oh, ogni tanto (molto, molto raramente) fanno anche vedere (pochi) quadri. Tutti speriamo che li facciano vedere.
- Che bello! A me piacciono, i disegni! Li fa il Professor-oh?
- No, quelli li fanno gli artisti, ma il Professor-oh ne parla come se fossero suoi.
- Come il mio compagno di banco, il Francone, che mi ruba i CIOCOBLOC e poi se li mangia!
- Proprio come lui, tesoro...
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Commedia Dell'Arte-contemporanea
Sunday, November 30, 2008
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abecedarioscarpa@libero.it
cell: 388 730 4444
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CRI-TIC-AH blog: tutti i disegni e testi sono © daniele scarpa kos
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Monday, November 24, 2008
servizi vs. shiacchia-kos
agente y9n31t: Spicciamoci. C'è poco tempo. DSK sta cominciando a far danni...
agente x2c45h: Ma se non se lo fila nessuno...è 1 totally bonkers!
agente x2c45h: Ma se non se lo fila nessuno...è 1 totally bonkers!
agente y9n31t: Shhh...non farti sentire! Guarda ke ti sbattono nelle prigioni del Castello di Rivoli! Il D.S.K. è diventato un soggetto scomodo. L'hanno classificato nei nostri archivi come artista maligno, agente nemico: un 666.
agente x2c45h: Secondo me come agente 666 non vale 1 piffero. Si merita appena la sufficienza, un 666 meno meno meno, un 666 politico.
agente y9n31t: Sei, sei, sei cretino tu! Non cambiare discorso. Cosa c'entra il 6 politico!? D.S.K ha offeso il libro d'oro dell'élite, è un traditore. Ha attaccato la nomenklatura che si ciuccia Venezia e i loro ********** (omissis) ci hanno ordinato di boicottarlo.
agente x2c45h: Secondo me come agente 666 non vale 1 piffero. Si merita appena la sufficienza, un 666 meno meno meno, un 666 politico.
agente y9n31t: Sei, sei, sei cretino tu! Non cambiare discorso. Cosa c'entra il 6 politico!? D.S.K ha offeso il libro d'oro dell'élite, è un traditore. Ha attaccato la nomenklatura che si ciuccia Venezia e i loro ********** (omissis) ci hanno ordinato di boicottarlo.
agente x2c45h: Ke si fa?
agente y9n31t: Per prima cosa mettiamo un suo "ritratto" a Palazzo Ducale a fianco del dipinto velato del Doge traditore, il Marin Falier, ma invece del velo nero gli sbattiamo sulla faccia 1 mutanda.
agente x2c45h: Na mudanda onta, diria mi, na mudanda vecia.
agente y9n31t: Ah! Benissimo X2c45h, benissimo. Vada per la mutanda pisciata!
agente x2c45h: E poi?
agente y9n31t: D.S.K appartiene alla stirpe fetente degli eretici, ha osato porre ********** (omissis) in dubbio la buona novella annunciata dalla critica d'arte, offende le sacre verità dell'arte contemporanea, del GRAAL ready-made - il sacro GRAAL di Duchamp - Ci vuole un'azione radicale. Dobbiamo pianificare una damnatio memoriae già da ora. Il suo nome dev'essere cancellato fin dai registri dell'asilo, delle elementari, della scuola media! Facciamo sparire anche i dossier dove è stato attenzionato dai nostri colleghi dei servizi deviati per numerosi episodi imbarazzanti; persino le cimici che se ne stanno con i registratori tra le zampette sotto i tavolini dei bar devono dimenticarlo! Quelle le ipnotizziamo, gli cancelliamo lo D.S.Kos dalla memoria. Compriamo tutto lo schifìo di opere che ha dipinto - cosa facile visto che i suoi quadri valgono quattro soldi - e le distruggiamo. Le scartavetriamo.
agente x2c45h: Bruciarle non è meglio?
agente y9n31t: No no, vanno scartavetrate 1 per 1.
agente x2c45h: Vero. Meglio. Scartavetriamo. Però togliere tutte le tracce è difficile.
A Venezia ci sono più di 500000 telecamere x controllare la città, utili anke a noi quando vogliamo ******** (omissis). D.S.K filmato mentre corre a fare la spesa, D.S.K ripreso quando va a pagare l'affitto, D.S.K che si fa i cakki soja.....un'intera vita registrata.
agente y9n31t: Col computer oscuriamo nei video la sua immagine. La copriamo con macchie - mutanda!
agente x2c45h: MacchiaKos! MacchiaKosKy!
agente y9n31t: X2c45h! Autocontrollo! Non trascendere! Se non ci fossi io le missioni segrete ce le scoprirebbero in 5 minuti!
agente y9n31t: Col computer oscuriamo nei video la sua immagine. La copriamo con macchie - mutanda!
agente x2c45h: MacchiaKos! MacchiaKosKy!
agente y9n31t: X2c45h! Autocontrollo! Non trascendere! Se non ci fossi io le missioni segrete ce le scoprirebbero in 5 minuti!
agente x2c45h: Chiedo scusa. Scherzetti dello stress, ultimamente ci danno troppo lavoro. In questi giorni mi hanno affidato il compito di ****** ***** ** ******* ******* ***** (omissis). L'ho detto a quelli della ********* (omissis) che ci programmino meglio le missioni! Non siamo ben coordinati. Anche alla conferenza del ministro ******* (omissis), la settimana scorsa, c'era la sala piena, ma di spettatori veri solo tre, tutti gli altri erano dei servizi!
agente y9n31t: AAAAAh sì!
agente x2c45h: Trooooooppo lavoro ultimamente.
agente y9n31t: Già...trooooooppo "lavoro", ultimamente.
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Boh-Hemm,
Commedia Dell'Arte-contemporanea
Wednesday, October 15, 2008
AAAArt Critics + ITALO DISCO
AAAArt Critics + ITALO DISCO disco*
If u are 1 artist look around: they're the same all over the world!
If u are 1 artist look around: they're the same all over the world!
Gozzy
à pois
She
is morbidly interested in gossip on the artists' lives more than in
their works. She founded Art&Gossip, a magazine that photographs
the loves and betrayals of the art stars, the lobbies, the spicy
behind-the-scenes action. With her friend Paparazza, Gozzy organizes
lively soirées devoted to tittle-tattle and backbiting.
She
loves art à pois.
Tear-jerker
0.2
A
man of sterling character, rigorous, granitic. Dressed in black, he
looks straight stiff and straight as a pole. The only thing I
like about 0.2 is his superfast motorized skateboard. When he gets on
he seems like an Easter Island statue wandering around the museums.
Tears,
for 0.2, are an obscene spectacle, smut of paraded emotivity, showy
lack of self-control. Whenever he sees people crying he pounces on
his victims with his skateboard and cancels every single tear with
dry, precise, surgical thrusts of his tongue as if he wanted to jerk
the tears off their face.
Slob 38
If he sees a fine picture he wets his pants. He picks his nose during performances. If you frequent the shows of underground artists you will certainly have seen him, like a picachu lost in the crowd of visitors, with his big yellow sweaty belly hanging over low-waisted jeans. He speaks loudly while he drinks the usual drink and spits the olive aiming at his navel.
http://www.youtube.com/watch?v=QhSPsjnS7xc
White
Plume
A
sign neither of wisdom nor premature graying, W.P.'s mop of white
hair is nothing but an emblem of surrender, #1 pale rag exhibited to
placate the enemy attack. W.P. has given up, he's said a definitive
yes to all contemporary art. He accepts every new current imposed by
the system of international art without the slightest reserve.
And
yet one day, during a conference at the university, while his friend
Jep-Professor was praising J.K.'s paintings, I saw him pretend to
cough and I heard - just just barely - an almost imperceptible -
nooooo - resonate in the hall.
*******
*******
regally strides down the red carpet that accompanies him everywhere
like a tapis roulant. To see him walk with his head held high, with
that grimace so collet montè, reminds us of certain Tiepolo frescoes
where all you see of the faces are the holes of the nose. He rarely
appears at the balcony of his loft to address the populace.
The
Fössi case
Fössi too much! He invents a new art movement every week. Fössi has
just got to calm down. Too many ephemeral enthusiasms. He wants to
find the new genius of art, and so we see him continually organizing
new shows, writing ponderous catalogues on a ravenous binge of
unrestrained accumulation. Inevitably due to haste and distraction he makes mistakes and the balance in the end is negative. So he falls
into depression. A pity because he's goooood. If he tries hard he
can make it. Everyone's talking about it. Fössi has become #1 case.
360°
They
say he is a great intellectual with one single deficiency: due to
impaired sight he recognizes only the angles of the figures. In the
paintings 360° particularly appreciates the precision of the right
angles of the frame. To measure them he keeps in his pocket a
collection of goniometers, which he also uses in the pursuit of his
idea of cataloguing all the angles of art.
il
Michele
What
does Cristiano Malgioglio's song "Sbucciami" have to do
with contemporary art? R u kidding - il Michele (curator) sings it 2
us
She_Silencer
Liar.
She omits deliberately lots of news on the system of art. An
intelligence devoted to mixing people up by manipulating information.
Her favorite interlocutors are Councilors for the Arts, sports
reporters, PR people. People who can't tell when she's bullshitting
them. With a silencer it's easy to bump artists off. She knows this
very well. She has a company specialized in museum furnishings.
Kappa-gnacca
Happy
or sad? Just by looking at her you really can't tell. Some day I'd
like to decipher that strange expression of hers. Melancholy
cheerfulness? Happy disappointment? The artists Kappa-gnacca likes
are equally indefinable, unplaceable, impossible. She tells enigmatic
jokes that you understand with a bitter smile only years later.
Nostalghia
Under
his raincoat he keeps (carefully catalogued) the souvenir photos of
his years as a militant critic. He was young then, he still believed
in art. If someone reproaches him for his current lack of ideas,
Nostalghia goes all atremble and opens his raincoat displaying his
glorious past. Silence falls all around and he as a sign of triumph
emits a counter-tenor top note. A bit hoarse >>> we must admit.
Piero
the Swapper
Since
artists have become stars just like musicians, Swapper can no longer
figure out who does what. He confuses the New Romantics with Carlo
Maria Mariani, Hard Rock with Art Brut. Gutai is not a Manga
character..."Paragraphs e Sentences" are not Dogma... Someone needs to tell him
that Raffaella Carrà is 1 Italian TV
showgirl, not 1 video artist!
Moustakibaby
With
her long black whiskers like a Chinese mandarin, Moustakibaby
pretends to be the art critic of the "Loveno" cultural
center in Venice Beach, but in fact she traffics artworks between
Russia and Japan. If an artist of real talent sets foot in her
cultural center, Moustakibaby's reaction is quite strange >>>
her whiskers stand on end and she meows undecipherable phrases as she
dashes away scattering rusty tacks in her wake.
PERMANENT
900
It
is easy to portray PERMANENT 900. Just scribble a bush of walking
hair, a permanent inflated by a first-rate hairdresser. Above the
imposing mane we pencil in a little pipe. Like a crooked little
smokestack. For her the glorious century of modern art will never
come to an end, it is a PERMANENT reality. When the smokestack on her
head puffs a tuft of hair it is an unequivocal signal that PERMANENT
900 has had 1 (old) idea.
Fairy
Madame
Fairy? She is a member of that little group (gnomes, elves) that
materializes itself only at the university. She flits light as a
butterfly through the classrooms alighting on the professorial chair
with a sigh. She takes her seat conjuring up dream landscapes. She
tells of fabulous journeys, beautiful things that happen far far
away. Outside the university Fairy does not exist.
"
"
"
" never does anything for "nothing". He writes well
but not "well", sometimes he writes badly, but not "badly".
"That" "which" "he says" he "often"
"says again" in " ".
Cicci-Impacci
Dazed
expression. Schoolboy's uniform. Sugar skull (toy design) in his
hand. Cicci-Impacci is an artist and art critic. He lives continually
tormented by a thousand Hamletic doubts on contemporary art. And he
can't hold himself back, he speaks about his uncertainties with
everyone. Is it better to do graffiti on walls or exhibit in a
gallery? Underground or museums? Is it right to play the whore with
the first art collector who comes along? Cicci-Impacci is thinking
hard.
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CRI-TIC,
CRI-TIC ITALO DISCO (english)
Monday, October 13, 2008
Saturday, September 27, 2008
Critici AAAAAArte + ITALO DISCO disco*
Critici
d’arte + ITALO DISCO d*
Se
sei un artista guardati intorno: loro sono gli stessi in tutto il
mondo!
Gossy
à pois.
S’interessa
morbosamente di gossip sulla vita degli artisti più che delle loro
opere. Ha fondato Arte&Gossip, una rivista che riporta gli
amori e i tradimenti, i segreti inconfessabili di artisti,
collezionisti, critici, i piccanti e scabrosi retroscena dei premi
d'arte.
Con
la sua amica Paparazza organizza movimentate serate all’insegna di
pettegolezzi e maldicenze.
Strappalacrime
0.2
Uomo
tutto d’un pezzo, rigorosissimo, granitico. Veste di nero, guarda
sempre avanti impettito e dritto come un palo. L'unica cosa che mi
piace di 0.2 è il suo velocissimo skateboard motorizzato. Quando ci
sale sopra sembra una statua dell’Isola di Pasqua a zonzo per i
musei. Le lacrime sono per 0.2 uno spettacolo osceno, sconcezza
d’emotività esibita, plateale mancanza di autocontrollo. Se vede
qualcuno piangere si fionda con il suo skateboard sul malcapitato e
cancella ogni singola lacrima con colpi di lingua secchi, precisi,
chirurgici, come se volesse strapparla dal
viso. http://clip.dj/#v/_CGPeIstC_4
Sbrodolone
38
Si
piscia addosso quando vede un quadro che gli piace. Si scaccola
durante le performance. Se frequentate le mostre degli artisti
underground lo avrete senz'altro notato. Come un picachu saltella tra
la folla dei visitatori si gratta felice il giallo pancione che
straborda dai jeans a vita bassa. Parla & parla, urla &
urla mentre beve il solito succo di mirtilli + 1 oliva. Sputa l’oliva
mirando al suo ombelico.
Penna
Bianca
Raggiunta
saggezza? no. Effetto di precoce incanutimento? nein. La zazzera
bianca di P.B indica segnale di resa, white straccio esibito per
placare l’attacco nemico. P.B si è arreso, ha detto un sì
definitivo a tutta l’arte contemporanea.
Ogni
nuova corrente imposta dal sistema dell’arte internazionallllle
viene da lui accettata senza riserva.
Eppure
un giorno, durante una conferenza all’università, mentre il suo
amico Jep-Professor lodava i "dipinti" di J.K, lo videro
fingere di tossire e si sentì, appena percettibile, un debolissimo -
nooooooo- risuonare nell’aula. http://clip.dj/#v/ttNGAhEGBPk
*******
*******
incede regalmente sul suo tappeto rosso che lo accompagna ovunque
come un tapis roulant. A vederlo camminare a testa alta con quella
smorfia così collet montè, ricorda certi affreschi del Tiepolo dove
delle facce si vedono solo i buchi del naso. Raramente si affaccia al
balcone del suo loft per parlare al
popolo. http://clip.dj/#v/IoAFTKFym2k
Il
caso Fössi
Esagerato!
S’inventa 1 corrente artistica alla settimana.
Deve
darsi una calmata. Troppi entusiasmi passeggeri. Vuole scoprire in
nuovo genio dell’arte e per questo lo vediamo continuamente
organizzare mostre, scrivere ponderosi cataloghi con una smania
bulimica di accumulo incontrollata. Inevitabilmente, per fretta e
distrazione, sbaglia, il bilancio alla fine è negativo. Così cade
in depressione. Peccato perché è un tipo intelligente, se s’impegna
ce la può fare.
Ne
parlano tutti: Fössi ormai è un caso. http://clip.dj/#v/nfcP8Ab01rM
360°
Di
lui dicono sia un grande intellettuale con un’unica carenza: per un
difetto di vista riconosce solo gli angoli delle figure.
Nei
quadri apprezza particolarmente la precisione degli angoli retti del
telaio. Per misurarli tiene in tasca una collezione di goniometri.
Cataloga gli angoli dell'arte (Ambrose Vollard, Minimalismo, i
Cretti).
Il
Michele
Cosa
c’entra la canzone “Sbucciami” di Cristiano Malgioglio con
l’arte contemporanea? C’entra eccome: il Michele (curatore) la
canta a tutti.
Silenziatrice
Bugiarda.
Omette volutamente molte notizie sul sistema dell’arte.
Un’intelligenza dedita a far fumo manipolando l’informazione.
I
suoi interlocutori preferiti sono gli assessori alla cultura, i
giornalisti sportivi, i PR, quelli incapaci di capire quando racconta
balle. Sa bene che col silenziatore è facile far fuori gli artisti.
Ha
una ditta specializzata nell’arredamento di musei.
Kappa-gnacca
Kappa-gnacca
è triste o felice? Guardandola in faccia non si capisce. Un giorno
vorrei riuscire a decifrare quella sua strana espressione. Mesta
allegria? Felice disillusione? Gli artisti della sua scuderia sono
ugualmente indefinibili, incollocabili, impossibili. Kappa-gnacca
racconta enigmatiche barzellette che si comprendono, con un sorriso
amaro, solo a distanza di anni. http://www.youtube.com/watch?
Nostalghia
Sotto
l’impermeabile tiene, ben catalogate, le foto ricordo dei suoi anni
di critico militante. Era giovane allora, credeva ancora nell’arte.
Se
qualcuno gli rinfaccia la sua attuale mancanza di idee, Nostalghia
trema tutto e apre l’impermeabile, mostra la sua ruota di pavone.
Allora intorno si fa silenzio e lui come segno di vittoria emette un
acuto da controtenore per la verità un po’ roco.
Piero
Scambista
Da
quando gli artisti fanno i divi come le star della musica, Scambista
non riesce più a distinguere chi fa cosa. Confonde i New Romantics
con Carlo Maria Mariani, l’Hard Rock con l’Art Brut. Gutai non è
un personaggio dei Manga... "Paragraphs e Sentences" non
son Dogma... Insegnategli che Raffaella Carrà è soubrette, non
videoartista. http://clip.dj/#v/n7_MRQTCOjo
Baffutababy
Lunghi
baffetti neri da mandarino cinese, Baffutababy finge di essere la
critica d’arte del centro culturale “S.Loveno” a Venice Beach,
in realtà gestisce un illegale business di opere d’arte tra Russia
e Giappone. Se un artista di talento mette piede nel suo centro
culturale, Baffutababy ha una curiosa reazione. Le si rizzano i
baffetti e miagola frasi indecifrabili mentre corre via seminando
puntine arrugginite sul pavimento.
Un
poeta sperimentale (Gruppo 69) le dedicò versi psichedelici:
"Baffuta
qua - Baffuta là - Baffuta su - Baffuta giù
Baffutababy
non
stai più in piedi" http://clip.dj/#v/OSNFXf8pjO4
900
PERMANENTE
Facile
ritrarre 900 PERMANENTE! Scarabocchiate un cespuglio di capelli che
cammina, una permanente gonfiata da un abilissimo parrucchiere. Sopra
l’enorme chioma spunta un tubicino, come un piccolo fumaiolo
storto. Sotto, due polpacci color collant e scarpette di vernice.
Per
lei il glorioso secolo dell’arte moderna non finirà mai, è una
realtà PERMANENTE. Dal camino sulla testa sbuffa un ciuffo di
capelli: segnale inequivocabile che 900 PERMANENTE ha avuto #1
idea (vecchia). http://www.youtube.com/watch?v=Tr7QKuWIAxs
Fatina
Fa
parte di quel piccolo popolo (gnomi, elfi) che si materializza solo
all’università. Vola leggera come una libellula per le aule
posandosi sopra la cattedra con un sospiro, si siede ed evoca paesi
di sogno, racconta di viaggi straordinari. Cose belle che accadono
lontano lontano. Fuori dell’università Fatina non esiste. Fatina
ki?
“
”
“
” non
fa mai niente per “niente”. Scrive bene ma non “bene”, a
volte scrive male, ma non “male”. “Quello” “che” “dice”
“spesso” “lo” “ridice” tra “ ”.
Cicci-Impacci
Sguardo
smarrito, divisa da scolaretto, teschio di zucchero in mano: C-I è
artista e critico d’arte che vive continuamente tormentato da mille
amletici dubbi sull’arte contemporanea.
Non
sa frenarsi, parla con noi delle sue incertezze. Meglio far graffiti
sui muri o esporre in galleria? Underground o musei? E far la
troietta col primo collezionista che capita a tiro? Cicci-Impacci ci
sta pensando.
http://clip.dj/#v/BWLb5NCl_FAFriday, August 8, 2008
Figurine per le mie ricerche
Parigi. Brasserie del Boulevard des Italiens.
K2, tirolese infiltrato nel sistema dell'arte, e il pittore Gian-ugo attendono la critica d'arte Madame Connaisseur.
Gian-ugo: Ti raccomando. Madame Connaisseur è un pezzo grosso. Se mi fai fare una brutta figura con questa qui...sono fritto.
K2: Nn t preokkupare
Gian-ugo: Mi preoccupo, invece...di arte non ne sai una minchia liofilizzata!
K2: Chettecreti, ank'io leggo i siti t'arte contepporanea! Exi-Bart Simpson, Undo-vai.net ecc... Ho fisto tutte le Piennali di Fenezia. Rakkontiamo a Matame una palla. Diciamole ke sono un tirolese kollezionista t'arte.
Gian-ugo: Sei sicuro di saper recitare bene la parte?
(Arriva Madame Connaisseur trascinando i piedi. Crolla sulla sedia. Estrae dalla tasca un taccuino e inizia a scrivere)
Gian-ugo: Bonjour Madame!
Madame C : Bonjour un corno! Sono sfinita. Ho un attacco di stanchite acutissima. Sto organizzando un'esposizione di Daniel Buren. Ci vogliono decine di assistenti. Legga qui (sfoglia il taccuino): assicuratore, badante, spolveratore, idraulico, antennista, avvitatore, svitatore, depilatore, ciclista... Passo intere giornate a fare e disfare le liste dei collaboratori. Un rebus senza fine. Ufff!
Gian-ugo: Ah! L'artista francese Daniel Buren...trovo ipnotiche quelle sue opere a strisce rosse e bianche...
K2: La maglie tei biankorossi!
Madame C.: Mmmm...anche lei bazzica il mondo dell'arte?
K2: Zono kollezionista
Madame C: Di cosa?
K2: Album Panini, ma anke "le figurine x le mie ricerke”. Guardi! (le mostra figurine di calciatori) Materazzi, Valcareggi, Jovanotti/Jovanotte, Luciana Turina, i Pupo siciliani [della nazionale cantanti]. DJ Molella [della nazionale DJ]. Barbara Alberti, Bob-Dylan-Dog, Isabella Biagini [in panchina]. Amelie & Bovary, Re Gigi XV, Jean Val-jean, Jean Tin-Tin, Solange [nazionale francese]. Pippo-Franco-Battiato, la Scicolone, El Mariachi [nazionale marziana]. Giacinto di Pietrantonio, “Lo Strega”, Zio Tibia [della nazionale pauuuuuura]. Silvan, Sylvie Vartan, Ga-là Da-lì, la Maja vestida, l'Ape Maia desnuda, Go-ja na voja, Ciucia-caenassi, Zuccherelli...
Gian-ugo: Stooooooop!
K2:...inzomma, album kompleti Panini. Le figurine formato fototezzera sono di Thomas Ruff. 700 x tomo.
Gian-ugo: K2 ha un debole per il Settecento!
Madame C: Giovanni Paolo Pannini, il vedutista del Settecento! Ne possiedo uno. L'ho appeso in camera da letto, accanto ad un olio di Pompeo Batoni.
Madame C: Giovanni Paolo Pannini, il vedutista del Settecento! Ne possiedo uno. L'ho appeso in camera da letto, accanto ad un olio di Pompeo Batoni.
K2: Eeeeeeh battoni - kome no - ne konosco io di battoni!
Madame C: Eclettico al 100%!
K2: …ma in mia kamera ta letto ho kollokato la "Fenere dei calzini" ti Mikelancelo. Un Klazziko.
Gian-ugo: (gomitata a K2) Intendi "La venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, l'installazione con una scultura tra gli stracci. Stracci, non calzini! E' vietato esporre opere tossiche. La venere, se fossero calzini, sarebbe ridotta una mezza scheggia!
Gian-ugo: (gomitata a K2) Intendi "La venere degli stracci" di Michelangelo Pistoletto, l'installazione con una scultura tra gli stracci. Stracci, non calzini! E' vietato esporre opere tossiche. La venere, se fossero calzini, sarebbe ridotta una mezza scheggia!
Madame C.: Sono curiosa di sapere cosa ne pensate in Tirolo dell'arte contemporanea. Ad esempio... le piace l'artista tedesco Joseph Beuys, quello che si è chiuso per giorni in una stanza con un coyote tedesco?
K2: Ja! (canta jodel) Ja-Ja-Ja-hi-ho!
Madame C: Il suo Duchamp preferito?
K2: Seconto me du shampoo alla settimana nn bastano ce ne vogliono almeno 3
Madame C: Le piace Sissì, la bravà italienne che ha vinto il Premio Fuffa?
K2: Pellissima la “Sissi" di Romy Schneider! Film uniko in kitschtecnicolor...solo Fisconti ha fatto meglio mettento nelle sue kolonne sonore "la kafalcata delle suocere walchirie" di Wagner!
Gian-ugo: (Rosso di rabbia) Forse ti riferisci al "Ludwig" di Visconti...(Lascia cadere la forchetta) TLIIIINNNN- Ah!... mi aiuti a cercarla? (K2 e Gian-ugo carponi sul pavimento. Gemiti. Il tavolo traballa. Gian-ugo si risiede).
Gian-ugo: (Rosso di rabbia) Forse ti riferisci al "Ludwig" di Visconti...(Lascia cadere la forchetta) TLIIIINNNN- Ah!... mi aiuti a cercarla? (K2 e Gian-ugo carponi sul pavimento. Gemiti. Il tavolo traballa. Gian-ugo si risiede).
Madame C: K2 dovè? (alza la tovaglia. K2, legato, ha un tovagliolo ficcato in bocca). Ma...
Gian-ugo: Hemm...una variante tirolese delle mascherine anti-smog.
Madame.C: A tavola? E come mangia?
Gian-ugo: Ce la fa, ce la fa.
Madame.C: Mi domando in che modo...
Gian-ugo: E che ne so? E' un vegano, si nutre guardando cartoni animati!
K2: (tenta di cantare uno jodel)
K2: (tenta di cantare uno jodel)
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Boh-Hemm,
Commedia Dell'Arte-contemporanea
Scene dalla Boh!-Hem...Chi ha paura del Barista&Artista?
I personaggi in scena sono 3 critici d’arte seduti intorno a un tavolino:
Tristolina (divisa grigia da scolaretta, faccia truccata come un emoticon triste)
X Dragon Lady (elegante, ha una scopa di saggina ben legata alla schiena).
Deja vu (somiglia al Gastone di Petrolini, cilindro in testa, guanti bianchi)
Un giovane cameriere (il Barista&Artista) entra ed esce in scena portando vassoi e bibite. Indossa una maglietta con la sigla B&A. Sulla destra, ordinatamente allineati, si vedono alcuni telai vuoti di diverso colore.
Voce fuori scena, al buio:
Macao. Al bar del nuovo museo Venice Pavillion è in corso la riunione di tre critici d’arte. Sono i curatori della mostra di Elio Vedovo - artista recentemente scomparso - che inaugurerà il Venice Pavillion.
Eccoli: Tristolina, Deja Vu, X Dragon Lady (un fascio di luce si accende sui singoli personaggi per poi spegnersi velocemente).
Vi ho spiegato tutto. Quindi, per favore, poi alla fine non venite a raccontarmi che non avete capito un tubo (si riaccende la luce puntata sui tre attori)
T: (Rivolgendosi a B) Cameriere! Tre “Under30” al tavolo, grazie!
(B risponde facendo un OK con la mano. Poco dopo torna lasciando sul tavolino tre cocktail)
B: I vostri “Under30”, signori.
X: Dunque, siamo qui al bar del Venice Pavillion per un importante lavoro…
T: (Mestamente) Dobbiamo curare l’allestimento di questa mostra di Elio Vedovo. Solitamente noi tre ci disprezziamo professionalmente, intellettualmente, umanamente, ma ora, visto che ci hanno chiamato qui come critici d’arte e ci sono i sghei-money-dinero-деньги per organizzare questa mostra insieme……
D, T, X: (In coro, inchinandosi): Massimo rispetto!
X: Quando è crepato l’Elio Vedovo?
T: Ieri. E’ un artista morto fresco di giornata.
X: Sicura?
T: Perché?
X: E che ne so? Zombie, replicanti, cyborg, nelle riviste d’arte se ne vedono di tutti i colori! E se ci spunta il Vedovo redivivo e viene a romper le palle come fanno sempre gli artisti: Il pezzo che hai scritto non c’entra nulla col mio lavoro - il titolo della mostra non mi piace… Sempre scontenti, sempre che si lamentano! Sei sicura che sia proprio un artista morto stecchito?
T: X Dragon Lady, mi deludi. Che paure irrazionali…ti aspetti davvero che spunti dal nulla l’Elio-Vedovo-zombie e ci zompi addosso?
X: Cara mia, gli zombie zompano eccome! Non hai visto il documentario “L’alba dei mordi-viventi” di Romero? E i cadaveri di Fulci? Quelli corrono addirittura!
T: Forse hai ragione...(rivolgendosi a D) sei certo che sia completamente morto?
D: Massì, sono stato all’obitorio. E’ duro come uno stoccafisso. Fa toc toc
T: Neanche un segnale tipo Freddy Krueger?
D: No, tranqui.
X: Nemmeno una zombata da “A volte ritornano” o alla “Tutto su mia nonna”?
D: Ti dico che è più malmesso dell'uomo di Similaun.
X: Ah bene bene (fregandosi le mani) Allora è proprio nostro! (alzandosi, con voce cantilenante e braccia aperte) E’ entrato nella storia dell’arteeeeeee
T: E’ cosa buona e giustaaaaaa
X: E’ tutta roba nostra! (ridacchiando) ...e ha fatto un sacco di quadri! (schiocca la bocca). La sua intera produzione ce la slurpiamo noi!
T: Chi cura questa mostra per primo?
X: Curi tu
D: No, curi tu.
T: Facciamo il gioco dei tre stecchetti. Chi lo pesca più lungo…
D: Buona idea - mi sembra un’idea già sentita -.
X: Rompo in tre questo pennello. (Scelgono dalla mano della X Dragon Lady i tre pezzi di pennello)
T: Il pezzo più lungo l’ho pescato io. Allora, vediamo… inizierei a curarmi questo quadro del Vedovo. Ci scrivo un commento critico lungo tre pagine.
D: Che quadro?
T: Questo qui.
D: Ma è il cartello dei gelati!
T: Uffa che confusione! L’avevo detto che non dovevamo incontrarci al bar. Qui c’è un viavai...c'è troppa gente. Con tutto questo casino finisce che confondiamo la "porta" di Duchamp per la porta del frigo, e che scambiamo le scatolette “prodotte” da Manzoni per le Manzotin! Finisce che spalmiamo il "grasso" di Beuys sulle tartine invece della maionese!
D: I quadri di Elio Vedovo sono tutti in fila appoggiati al bancone.
T: Ah sì, mi ero distratta, mi sono lasciata prendere dalla tristezza, scusate. Io mi curo un Vedovo del 1961. Me lo curo come un tamagotchi, e guai a chi ci mette le mani sopra. Tu puoi curarti quell’altro.
X: Un quadro del Vedovo con quei colori? Sei matta? Stona con la gonna beige plissettata che voglio indossare al vernissage. Meglio un Vedovo tinta ruggine, oppure rosso vinaccia.
T: Non potresti indossare il tailleur che avevi al Premio Furba?
X: Qualcosa che ci sta bene qui non lo vedo. Ci vorrebbe un dipinto a sfumature chiare, color pastello. Il Vedovo non ha dipinto opere toni pastello?
T: Il tubino che indossavi al vernissage dell’artista G.N non lo porti più? Era perfetto da abbinare alle opere del Vedovo.
X: Buona idea! Il tubino verde menta…
T: Mi sembra di aver visto qualcosa di suo sul verde, molto tempo fa, un vecchio dipinto.
D: Un vecchio quadro già visto? Cose vecchie già viste 1000 volte? Idee bollite, installazioni stracotte? Quelle me le curo tutte io! Adoro le cose già viste, anzi, straviste. Io sono il critico che ha fondato il movimento dello Stravismo, da non confondere con la rivista, l'avanspettacolo e il varietà. Lo Stravismo è molto più rivisto della rivista: è stravisto. Niente di nuovo, tutto vecchio - ma sicuro! W il varietà W Petrolini. Ve lo ricordate Gastone? Che bella quella vecchia, vecchia canzone…(canta) Gastoneeee, per me l’arte è un opinioneeee, Gastoneeeee, Gastoneeeee
T: Sgrunt
D: Che c’è?
T; Niente... io volevo qualche Elio Vedovo più dinamico, tagliente, questi sono tutti mosci.
X: Senti, calmati, nella mostra ci mettiamo i mosci e stop
D: Tristolina ha ragione. Anch'io non sono convinto dell'allestimento. Manca qualcosa. Che ne dite di esporre, insieme alle opere del Vedovo, tre quadri di Peter Tuttofreddo, un bravo artista stravisto che è il mio protegè. Io lo proteggo e insieme ci beviamo l’Under30!
X: Scor-da-te-lo
D: E di questo Peter che ci faccio? In magazzino ho un sacco di suoi quadri e…..
T: …e dalli al gatto che ha sempre fame. Piuttosto, sentite, quell’Elio Vedovo appeso al muro non se lo cura nessuno?
D e L in coro: Quello è il cartello della toilette!
T: Oooops! Mi ero intristita un attimo
X si alza bruscamente dalla sedia e dimena i fianchi spazzando il pavimento con la scopa.
X: Pulizia, pulizia!”
T: Che hai?
X: Sei sorda? Ho detto pulizia! Non vedi che qui è tutto sporco? Chi ha sputato per terra?
T: Io non sputo mai nel bar dove mangio! Solo a Venezia!
I tre si azzuffano
D: Possibile che con voi tutto deve sempre finire a scope e scopettoni!?
B: Scusate se m’intrometto nella vostra… hem…"discussione". Lavoro qui al bar. Vi sembra una scelta giusta aprire questo nuovo spazio d’arte contemporanea, il Venice Pavillion, con un defunto come l’Elio Vedovo? Non sarebbe meglio iniziare con qualche idea nuova, o meglio, vivente? Ci sono già altre mostre del Vedovo in giro e, per la sua opera, costruiranno presto un Santuario Laico ai Magazzini del Pepe. Ho sentito dire che lì tutto lo spazio sarà solo per lui.
D, T, X in coro: Cosa vuole lei! Chi l’ha interpellata!?
B: Pensavo…
D, T, X: Solo noi pensiamo, lei non è autorizzato a pensare, soprattutto in nostra presenza. E anche se pensa sappia che è cattiva educazione, dinnanzi a noi, non mettere il silenziatore ai suoi parlati-pensieri!
B: Come faccio a spiegarmi?
X: Si esprima a gesti!
B cerca di comunicare con gesti e grugniti
B: // %& :( "." ;% ? S° ^_^!
D: Alt! Questo discorso mi sembra d'averlo già sentito 1000 volte. Interessante…. Parli pure che voglio capire bene.
B: Grazie. Anch’io sono artista. Lavoro in questo bar per mantenermi. Mi presento: il mio nome è Barista&Artista (sono terzo nella - finta - classifica d'arte underground della rivista Pakkott dopo Pierino&Fenech e Botte&Kartoni). Ho letto da qualche parte un intrevento in cui Daniele Scarpa Kos sostiene che…
D, T, X: (sommessamente, in coro) Oooooooooooooh!
T: Uno come lei può arrivare terzo solo al torneo di canasta. E non nomini Scarpa Kos davanti a noi che è come chiamare il diablo a San Pietro!
B: Daniele Scarpa Kos ha riacceso, con le sue lettere ai giornali, il dibattito sull’arte del territorio e la produzione culturale. In altre situazioni un artista capace di questo riceverebbe ben altra attenzione.
T: Povero ciciolo, lei da dove è uscito? Dal mondo delle fiabe? L’hanno cotta nel forno di Hansel e Gretel? Ha il cervello di Pollicino? Noi siamo italiani, caro mio, e in Italia l’unica mission è dare Potere al Potere, sempre! Si è accorto sì o no che lì, per un artista, parlare, esprimere un’opinione, è una colpa irredimibile, un reato gravissimo.
D: E poi Daniele Scarpa Kos è uno straccione, uno delle favelas dell’arte. Dove sono i soldi? Oggi l’arte contemporanea è roba da ricchi: industrie, banche, manager, grandi musei, metropoli, fiere. Scarpa Kos fa underground, c’è il rischio che s’inventi qualcosa di nuovo mentre a noi piacciono solo le opere straviste. Con una mostra dedicata a Scarpa Kos chiediamo lo sponsor a una banca? Con Scarpa Kos non ci fanno neanche un mutuo!
T: Ci vuole robbba sicuuura
X: Opere d'arte che hanno già fatto dieci volte il giro del mondo.
D: Artisti strafamosi, a low rischio
X: Un contorno che colpisca la fantasia delle masse: installazioni che costano, video + effetti speciali, record d’asta, grandi numeri, gossip di lusso, fidanzate, un femore foderato di diamanti, un osso sacro con i piercing, campagne stampa, Carla Bruni, piramidi ecc… e dica a Daniele-Scarpa-Kos che, se proprio non ha i diamanti, sul femore ci metta almeno i crisoberilli che sono pur sempre una base d'asta!
(rappando)
Per far pienone
Ci vuole un grande nome
L’installazione
La mangio a colazione
L’artista è un babbeo?
Lo metto nel museo!
E anche se fa schifo
Ci faccio il tifo
Barista&Artista
Non me la conti giusta!
Le tue Fave di Fuca
Le dai alla foca!
Sì, ci vogliono i grandi nomi. Già, il nome…Daniele Scarpa Kos! Kos: Kos’è? Il nome di un pappagallo? Un cacatua?
T: Cacamia?
X: No cacamia, cacatua!
T: Cacasua?
X: Tua!
T: Tua!
B: Eppure io ho trent’anni - 30 e 2 settimane per la precisione - conosco altri paesi europei lì gli artisti e i giovani sono sostenuti dalle istituzioni, invece in Italia oltre a non aiutarti in nulla ti bollano come 1 bamboccione, 1 mammone, 1 pernacchione
X: Aspetti un attimo. Una possibilità si dà anche ai disperati, a quelli con le pezze sul culo come lei (X Dragon Lady prende dalla borsa un volumone). Vediamo se è registrato nel mio listone dei pizzini. Qui, non c’è. Non è nemmeno iscritto all’università, non c’è nella lista degli amici degli amici, non ha esposto alle Collezioni d’arte autunno-inverno a Milano, non è l’amante di nessuno, non ha timbrato il cartellino al salotto di Lady Loffa (ride)….ma che mostra vuole fare? (imitando la voce di Brigitta e muovendo le mani come due alette) Uè, bamba! Vai a vederti il Beato Angelico e sogna ad occhi aperti! (ridono).
T: E poi ci pensi…il tempo perso?
X: Davvero, si convinca, si metta il cuore in pace. Lo diciamo per lei, per il suo bene.
B: Le favelas dell’arte sono sempre esistite, no? Proprio lei, X-Dragon, lei che continuamente fa conferenze sugli artisti delle sperimentazioni anni 60-70... quelli non erano dei barricaderi straccioni?
X: Ecco, ha visto cosa succede se si mette a pensare?! Perché me lo fa ripetere…lei non deve pensare! Vede che brutti scherzi le tirano tutti quei neuroni dentro il cervello che si agitano, si muovono irrequieti, ballano la lambada…li tenga fermi, immobili. Li blocchi. Li ingessi. Noi pensiamo per lei. Deleghi a noi il pensiero, e lei faccia finalmente il suo mestiere, faccia l’artista, lo stravagante. S’inventi cose strambe. Lo sa come si dice in Spagna? Estrafalario. Estrafalario vuol dire stravagante, eccentrico. Faccia l'estrafalario! Ci diverta! Ci faccia ridere. Ecco, sì: ci faccia ridere! ESTRAFALARIO, vogliamo RIDERE! Noi ridendo dimentichiamo tutto…e dimenticare è un po’ come pulire…
X si alza e ricomincia a scopare per terra. Esce di scena ripetendo “Pulizia, pulizia!”.
B: (in un angolo della scena in penombra) Va bene, ho capito. Se le cose serie non le volete cercherò.....cercherò di farvi ridere....
T: (tra sé) Oddio, la fanatica riattacca con la pulizia. Troppe chiacchiere oggi. Mi hanno intristita. To', che strano questo grande dipinto di Elio Vedovo! Di che anno è? C’è la data…2007. C’è scritto sopra…Biennale d’arte di... Macao. Quasi quasi lo metto in catalogo……
D.S.K
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Boh-Hemm,
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