L'hai estratto, il tuo rosario, mille metri
dentro la carne, dove il sangue scorre
tra rocce e giacimenti di memorie
taciturne, trattenute in luccicanti cunicoli.
Ogni cuore-cervello mette radici
con la sua spina dorsale, irrora
le falde sotterranee delle viscere.
Ancor più sotto, graniti ossificati
impermeabili a ogni infiltrazione.
Il tuo rosario lo stringi tra indice e pollice
lo sgrani nel bacio in punta di dita levigate
di 2 o 3 polpstrelli.
Il tuo rosario circolare fa da confine all'arcano
dubbio, ordinato sottoinsieme del caos.
Il tuo rosario inanella puntini disposti a corona
collegati da linee rette
(nella pausa, espirando ed inspirando sussurri,
ti sorprendi a scoprire,
che la gioia non ti aveva mai lasciato).