Enzo Masi Galliandi, lo scrittore collezionista di arte
"Intervista a Bi" sulla rivista cartacea Exibart
"Intervista a Bi" sulla rivista cartacea Exibart
Nel
film "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino ho
ritrovato numerose ambientazioni,
personaggi, nomi, gag, dialoghi, musica simili - e talvolta identici
- a quelli presenti nelle serie e mostre da me ideate che
s'intitolano "Commedia dell'Arte Contemporanea" e "Robert
Star a Venezia" realizzate tra il 2007 e il 2011.
Anche
tra i personaggi della "Commedia dell'Arte Contemporanea"
c'è lo stesso nome Jep, nel pezzo da me scritto in occasione
dell'invito al Padiglione Veneto della Biennale 2011; il
brano della Carrà remixato da Sinclar, motivo chiave del film (pag
15 della sceneggiatura pubblicata da Skira),
fa parte della surreale lista enumerata dal mio Jep, lista in cui
troviamo un Conte Contemporaneo e una Teodozja (il
generale Teodosio a pag 174 della sceneggiatura?).
A seguire, in sintesi, elenco le concordanze più salienti tra la sceneggiatura in rosso e il mio scritto. Più sotto le analizzerò nel dattaglio.
- La casa degli studenti dell'università che si baciano da dieci giorni. Sei fidanzate. / Casa studenti università dai baci che durano tutto il pomeriggio. Sei fidanzate.
- Jep / Jep.
- Carmelina di due della Basilicata / Carmela di Napoli.
- Gag Settecento. Settecento / Gag 50 euro. 50 euro.
- Carmelina bambina prodigio dipinge sui muri e mangia bignè / K.M.M. bambino prodigio mangia troppe merendine e disegna sui muri alla Biennale.
- Cardinale Belucci spiega ricette / Egle obbliga Robert a lezioni di cucina.
- Installazione con 20000 fotografie / Installazione con 5000 merendine.
- Contessa Colonna dalla malinconia congenita / Tristolina. Faccia truccata come una emoticon triste.
- Jep scrittore dandy veste completo beige, cita modi dire in francese e in dialetto, frequenta ambienti dell'arte contemporanea / Enzo Masi Galliandi scrittore dandy veste completo vaniglia, cita modi dire in francese e in dialetto, frequenta ambienti dell'arte contemporanea. Somiglianza con il mio disegno del personaggio.
- Intervista a Talia Concept / Intervista a Nick Boomato (dialoghi quasi speculari).
- Orietta non sa se ridere o essere delusa. Finisce per ridere delusa / Kappa-Gnacca è triste o felice? Non si capisce. Mesta allegria? Felice disillusione?
- Deejay dei party. Feste danzanti / Italo-disco 70 al Palazzone. DJ.
- Funerale passerella di moda / Rito funebre per Elio Vedovo e discussione mise da indossare.
- Piangere è immorale / Lacrime spettacolo osceno.
- Anni Settanta, vocazione civile. Lettere occupata / Anni Settanta, lotta di popolo, assemblee.
- Il nome Nonfalacacca / Il nome Cacamia.
- Bla. Bla. Bla. / Un bla-bla-bla senza capo né coda.
- Centometrista col fiato corto / Bernoccolo del centometrista.
- Poesia "Su con la vita, giù con la reminescenza" / Poesia "Baffuta su, baffuta giù".
- Personaggi e party surreali sullo sfondo di una città d'arte (Roma) / Personaggi e party surreali sullo sfondo di una città d'arte (Venezia).
- Brano Carrà Sinclair / Brano Carrà Sinclair.
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Passaggi
simili tra la sceneggiatura e “Robert star a Venezia”
Il
Romano de "La Grande Bellezza" (interpretato da Carlo
Verdone) abita in un "malandato
appartamento" di
studenti dell'università dai baci lunghissimi, senza fine.
Romano
dice che "Si
sono conosciuti dieci giorni fa, all'Università. Sono dieci giorni
che si baciano senza mai fermarsi"
(pag 74).
Nella
stessa scena del film Romano domanda a Jep: "Hai
mai contato tutte le donne con cui sei stato?". Jep:
"A
te so' sei Roma'. Te le ho presentate tutte io".
Episodio
assai simile a quello dell'appartamento delle sei studentesse
dell'università in "Robert Star a Venezia":
"Entra
in un appartamento di studentesse dell'università, sei ragazze
abbandonate dal loro coinquilino che era il fidanzato di tutte.
Robert viene preso immediatamente di mira dal gruppo (in crisi di
astinenza di baci), tenta di andarsene ma le studentesse lo rapiscono
baciandolo a turno tutto il pomeriggio".
In
"Robert Star" il bambino artista di "sette
anni"
K.M.M. che ha "mangiato
troppe merendine" espone
alla Biennale di Venezia "intento
a disegnare sui muri delle grandi merendine colorate"
e regala a Robert uno "scatolone
di caramelle".
Nella
"La Grande Bellezza" la "bambina
pittrice" (pag
122) "che
stava mangiando i bignè"
artista prodigio Carmelina "dipinge
con le mani su un muro bianco del salone lungo sei metri",
"impiastriccia
i colori sul muro",
"scaraventa
un barattolo di pittura contro un muro"
dinnanzi ai "più
importanti galleristi d'Europa".
"Qualche
esperto sussurra che è molto meglio di Pollock".
Carmelina,
figlia di "due
della Basilicata"
(pag 119), dice "... anche
io sono una bambina"
(pag 120).
Inoltre
anche il comunicato stampa della mia mostra "Robert Star"
contiene una Carmela "regista
teatrale di Napoli".
Mette in scena il suo spettacolo musicale come il Romano
interpretato da Carlo Verdone che recita accompagnato da un
"chitarrista
classico"
(pag 142).
Nelle
feste del film troviamo "quattro
paparazzi"
(pag 18), il poeta Paf, il cardinale-chef Bellucci
caratterizzato dalla ripetizione di ricercate ricette (pag 170, 196,
202), Romano "timido
e impacciato"
(pag 16) e "tripudi
trasversali di tatuaggi" (pag 13). Nella
festa del collezionista sono "tutti
molto eleganti, con diverse, diffuse punte di stravaganza, come si
confà all'ambiente di coloro che si occupano d'arte contemporanea"
(pag 111). Dadina dirige il giornale in cui scrive Jep.
In
"Robert Star" il protagonista viene invitato a un "party
affollato di eccentrici e creativi"
tra cui Cicci-Impacci "tormentato
da amletici dubbi sulle correnti artstiche contemporanee"
e "Paparazza, fotografa
di performance" - "Paparazza documenta la scena scattando
una foto"; nella
stessa storia compaiono Ute, poetessa tedesca "appassionata
di tatuaggi"
con "tutto
il corpo tatuato",
ed Egle, la vedova ottima cuoca e Robert è da lei "obbligato
a seguire lezioni di cucina, inframezzate da nostalgici
racconti". Il
personaggio di Paparazza ricompare in altri miei scritti successivi
quale amica di Gossy, fondatrice di una rivista d'arte.
Anche
nel mio testo vi sono analoghe incongrue inserzioni di vocalità
operistica (Bocelli) e alcuni indiani cantano la canzone napoletana.
Il
giovane sovrappeso K.M.M. si sposta su un barcone apposito; la
ricca signora di duecento chili presente nella sceneggiatura arriva
alla festa in elicottero (pag 165).
"Robert
Star" ha sullo sfondo un'altra città d'arte, Venezia, luogo
diviso tra gli splendori monumentali "seguendo
il Canal Grande",
tradizioni secolari "Robert
sale in gondola",
"Toto
il gondoliere"
e il commercio del banale tipo "negozio
strapieno di fragilissimi souvenir"
e bed & breakfast trasformati in "Bridge
& Breakfast".
La poetessa tedesca Ute ha conquistato "turisti
e turiste”.
Dal
film:
Jep: "I
migliori abitanti di Roma sono i turisti" (pag
50), “Un
gruppo di turisti giapponesi”
(pag 11), "in
uno di quei gazebo per turisti ricchi"
(pag 81).
“La
città più bella del mondo”
(pag 11), "Il
famoso spioncino ... attraverso il quale s'incastona alla perfezione,
la vista della cupola di San Pietro"
(pag 126), "Palazzo
Barberini"
(pag 127), "Chiostro
del Bramante"
(pag 68), "Villa
Medici"
(pag 128).
In
un simmetrico gioco di contrasti, a Venezia "persino
gli squatter (...) si adattano a vivere in albergo",
tanto che Robert lo scambia erroneamante per una casa occupata,
mentre nel
film Suor Maria pernotta all'hotel Hassler a Trinità dei Monti, ma
"lo
trova scomodo"
e "dorme
sempre a terra, in un giaciglio di cartone"
(pag 197).
L'artista
americano Kory Mario Mix espone alla Biennale un'installazione di
5000 merendine e regala caramelle.
Nella
sceneggiatura (pag 161) l'artista americano Ron Sweet (sweet in
italiano si traduce caramella) espone al MAXXI un'installazione con
20000 fotografie.
Personaggi
La
contessa Colonna (pag 196) dalla "faccia
affranta, al limite dello sconforto", "malinconia
congenita, assoluta, che attraversa il volto della contessa Colonna",
"Lei,
sempre triste"
e "ancor
più triste prende a guardare fuori dal finestrino"
o "annuisce
mesta",
"Lei
sfoggia un sorriso triste",
"La
contessa non può fare a meno di guardare con nostalgia quello
stemma. Il conte se ne accorge e cerca di distrarla".
La
mia Tristolina in "Chi
ha paura del Barista & Artista?"
dalla "faccia
truccata come una emoticon triste"
esclama "Oooooops!
Mi ero intristita un attimo"
oppure "Troppe
chiacchiere oggi. Mi hanno intristita",
"Ah
sì, mi ero distratta. Mi
sono lasciata prendere dalla tristezza, scusate".
Lo
scrittore Galliandi (del mio sketch "Conferenza"), il cui
ritratto-illustrazione è molto somigliante a Gambardella, colleziona
arte contemporanea, fa citazioni snob o grottesche "Extraordinaire,
divebbevo a Pavigi",
dialettali "El
soito sguavatacaneabvi, divebbevo a Sacca Fisola", veste
un "completo
vaniglia". Un
dandy.
Jep
Gambardella veste un "completo
beige"
(pag 97) o "completo
estivo di lino bianco",
frequenta il mondo dell'arte contemporanea, motteggia "Andrea, come
diceva Nando Martellini: uno a zero per voi"
(pag 105), parla francese "l'appuntamento
mondano par exellence"
(pag 130) e in dialetto napoletano "Ma
cumm' si' strunz!"
(pag 167).
La
situazione dell'intervista surreale all'artista dalla bizzarra
poetica Talia Concept c'è anche in "Intervista a Nick
Boomato" (Commedia dell'Arte Contemporanea) dove il
giornalista della rivista MousseCream chiede al pittore Boomato
sulla sua idea di "accumuli"
del "Boom-beng
conseguenza del big bang che ha dato origine al cosmo; gli scienziati
riescono ad ascoltarne l'eco in FM nelle radio private, tra una
canzone e l'altra", che nel
film sono "vibrazioni"
e "radar
per intercettare il mondo", con
alcuni passaggi speculari nella sceneggiatura:
-
Nick "seduto
in posa michelangiolesca su un alto sgabello", Jep
Gambardella "su
uno scomodo sgabellino, penna e taccuino in mano"
(pag 37)
-
Nick "Stop!
Fasa partenza! Ma che domanda è?", Talia
"Senta,
siamo partiti male"
(pag 39)
-
Nick "Non
hai capito niente!", Talia
"Non
ho bisogno di spiegare un cazzo"
-
MC "ho
letto la sua teoria sugli accumuli platonici... ce la può spiegare
"meglio"?", Jep
Gambardella "...
cosa intende per vibrazioni?"
e "Santo
cielo, signora, cos'è una vibrazione?"
-
Nick "... ascoltarne
l'eco in FM nelle radio private", Talia
"perché
non si calma e si sintonizza sulla mia frequenza poetica?"
(pag 38).
- MC
"la
mia ragazza è all'estero da tre settimane e quindi...", Talia
"Perché
non la lascia parlare del suo fidanzato col quale fa l'amore undici
volte al giorno"
(pag 39)
-
Talia "Talia
Concept ci tiene all'intervista",
Nick "Ora
che siamo in posizione possiamo iniziare l'intervista!"
-
Nick "Mangiati
la tua MousseCream riscaldata".
Nella
scena successiva del film Dadina legge l'intervista e offre a Jep
Gambardella del riso riscaldato sottolineando che "Il
riso scaldato è sempre meglio di quando lo hai appena cucinato"
(pag 142). "Dadina
sta scaldando del riso al sugo"
(pag 142). Più tardi (pag 183 - 184 - 185) Jep e Dadina
consumano un "minestrone
riscaldato".
Dadina: "appena
finisci il minestrone ho una notizia da darti".
Il
mio pezzo presenta il medesimo mix d'italiano e romanesco del film -
NicK "Oj!
Porteme er caffè!"
La
ricca Orietta "Non
sa se ridere o essere delusa. Finisce per ridere delusa"
(pag 58).
La
mia Kappa-gnacca "è
triste o felice? Guardandola in faccia non si capisce. Mesta
allegria? Felice disillusione?".
Per
Dadina "Il
vecchio è meglio del nuovo";
per Deja vu "Niente
di nuovo, tutto vecchio - ma sicuro!"
Esso
fa parte - con Enzo Masi Galliandi, Jep, Tristolina e molti altri -
della fauna che frequenta gallerie, party, cene e vernissage, quella
che ho definito la Boh!-Hemm, la nuova Bohème di oggi.
La
medesima ambientazione, che in "Robert Star" ha sullo
sfondo un'altra città d'arte, Venezia.
Dalla
"Grande Bellezza": "Il
deejay appronta l'inferno" (pag 15), "Il deejay cambia
pezzo", "Un'altra,
ossessiva musichetta e questa volta è Jep, ridanciano, che conduce
il trenino infinito"
(pag 156), "Gli
ospiti ballano divertendosi in modo esagerato",
"un deejay di Milano" (pag 13).
Il
collezionista Lillo De Gregorio organizza performance artistiche alla
sua festa danzante che viene dettagliatamente descritta ritraendo con
pennellate caricaturali vari personaggi (pag 111, pag 118). Il
party-compleanno di Jep occupa una lunga scena del film (pag 13-22).
Il
ritmo pulsante della musica da discoteca metafora di un
presente accelerassimo e sfuggente accompagna anche
l'intero progetto "Commedia dell'Arte Contemporanea" fin da
"Intervista a Bi, curatore di Italo-disco-70 al Palazzone".
Il
critico Bi risponde "E
se parlo di groove mi viene da ballare, già scodinzolo, mi si muove
la coda, vorrei fare un can-can"
e "Funziona
per far ballare la pista",
"come tutti gli italo-disco-emigranti".
Dal
pezzo "Conferenza": "...
smercio le mie opere dove capita. Ai grandi raduni, ai rave-party:
una pacchia. Lo sai chi sono i galleristi che preferisco? I DJ!"
Brani
musicali disco contrappuntano i testi di molte scenette da me
scritte.
Dialoghi,
situazioni
Prima
del funerale, nel "negozio
lussuoso di abiti"
(pag 129) "come
se ci trovassimo in una di quelle gallerie d'arte moderna"
(pag 129) Jep dice a Ramona che indossa un "bellissimo
abito nero e sobrio":
"Bello,
ma proverei anche l'altro" (pag 130) e "Questo è
decisamente il vestito giusto"
(pag 131).
Jep:
"A
un funerale si va in scena"
(pag 130).
Il
tema della morte cinicamente accostata a una sfilata fashion è
presente nel mio pezzo "Chi ha paura del Barista &
Artsita?" in cui, dopo la recente scomparsa del pittore Elio
Vedovo "morto
fresco di giornata",
"completamente
morto"
e "duro
come uno stoccafisso" all'obitorio, tre
critici simulano con tono cantilenante una specie di rito
funebre e discutono sul colore della mise da indossare abbinandola
alle opere del vernissage della sua mostra retrospettiva.
Tristolina:
"Non
potresti indossare il tailleur che avevi al Premio Furba?",
inoltre la cinica X Dragon Lady boccia un'opera dell'artista Elio
Vedovo perché "Stona
con la gonna beige plissettata che voglio indossare al vernissage".
Jep
Gambardella: "Molti
pensano che un funerale, in virtù dei suoi aspetti emotivi ed
emozionali, sia un evento casuale, privo di regole (...) non bisogna
mai piangere. Perché non si deve rubare la scena ai parenti. Questo,
non è consentito. Perché è immorale"
(pag 132).
Il
mio Strappalacrime 02: "Uomo
tutto d'un pezzo, rigorosissimo, granitico. (...) A zonzo per i musei
(...) Veste di nero, guarda sempre avanti impettito e dritto come un
palo.(...) Le lacrime sono per 0.2 uno spettacolo osceno,
sconcezza d'emotività esibita, plateale mancanza d'autocontrollo".
La
gag del prezzo finale (pag 189) ripetuto nella la scena del chirurgo
estetico "Settecento, settecento",
"Sono
settecento, fattura o ricevuta?" è
analoga a quella scritta da me su "Italics" intitolata
"Intervista a Bi", segnalata dalla rivista Exibart nel
2008: "50
euro" - "50 euro".
Ancora
in "Intervista
a Bi":
"Dalla
mia passione per gli anni Settanta: lotta di popolo, assemblee,
revolution-revolution. Io li ho visti nei film e le assicuro che sono
stati una rivelazione. Allora gli italiani sapevano quello che
volevano, invece oggi come oggi questo paese è un frullato che non
sa di niente: tanto fumo e niente canne. Nei Settanta c’era un
groove… 50 euro".
Un
passaggio analogo de "La Grande Bellezza" (pag 75):
"Stefania:
(...) Non hanno nessuna vocazione civile. Io, da ragazza, a Lettere
occupata, grondavo vocazione civile.
Jep:
Tu grondavi vocazione civile?
Stefania:
Sì, perché?
Jep:
Lasciamo perdere.
Stefania:
Ma che ne sai tu? Negli anni Settanta tu stavi a Napoli a fare il
vitellone e a scrivere il tuo unico romanzetto”.
D'altra
parte la formula "intervista", fondamentale nei miei
scritti, ritorna spesso nella trama dell'opera di Sorrentino.
Da
"Intervista a Bi":
"Vede,
quando mi sono trasferito in USA in cerca di fortuna con la valigia
di cartone e i quadri di cartone come tutti gli
italo-disco-emigranti, ho incontrato a Ellis Island un sacco di amici
artisti. Ragazzi poveri, simpatici straccioni"
"La
Grande bellezza":
Stefania:
(pag 74 - 75) "Questa
generazione di giovani mi fa orrore. Mantenuti per anni da questo
Stato, appena scoprono di avere due neuroni, prendono e vanno a
studiare in America".
Nello
sketch "Chi ha paura del Barista & Artista?":
"X
Dragon Lady: Già, il nome... D.S.Kos. Kos: kos'è? Il nome di un
pappagallo? Un cacatua?
Tristolina:
Cacamia?
X
Dragon Lady: No cacamia, cacatua!"
Tristolina:
Cacasua?"
Nella
"Grande Bellezza" (pag 46):
"Lello:
Tu sai come la chiamo Viola?
Orietta:
No. Come la chiami?
Lello:
"Nonfalacacca".
Orietta:
Non ho capito.
Lello:
La chiamo "Nonfalacacca". Nel senso che è sempre
perfettina".
Dallo
sketch "Bloghete-bloghete":
G.Buzz:
"Un
Bla-bla-bla senza capo né coda".
Jep
Gambardella: “Tutto
sepolto dalla coperta dell'imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla.
Bla”, ed anche "Prima, però, c'è stata la vita. Nascosta
sotto il bla bla bla" (pag 217).
Al
Pina: "Tu-tanga-men,
lo spogliarellista egiziano marito della ballerina Anny
Tettanta. Li ho incontrati al karaoke".
Nel
film vediamo Jep che incontra in un locale Egidio e sua figlia, la
stripper Ramona che “ha
42 anni e vuole fa' lo spogliarello raffinato” (pag 86).
Al
Pina:
"Alla nostra età si sta su a colpi di bisturi e Gerovital"
(vedi
scena del film con Alfio Bracco - pag 186).
G.Buzz
"Tenente
Al Pina, è andata dal sarto?"
Jep
"No,
mi chiedevo, il vestito se l'è fatto fare da Cattelani, il sarto?"
(pag 30)
Dallo
sketch "Conferenza":
Alejandra:
"Hai
il bernoccolo del centometrista?"
Jep/Grande
Bellezza: "Ero
uno scrittore da scatto breve. Un centometrista. Col fiato corto"
(pag 109).
L'unica
citazione poetica della "Commedia dell'Arte Contemporanea"
riguarda gli assurdi versi che un poeta sperimentale del Gruppo 69
avrebbe dedicato a Baffutababy "Baffuta
su. Baffuta giù"
Jep
cita i versi pretenziosi del poeta Paf "Su
con la vita, giù con la reminiscenza"
(pag 47).
Romano
dice a Jep: "Io
ho già firmato. Ho
preso 1500 euro di anticipo. Ne avevo bisogno per pagare l'affitto"
(pag 45).
Dal
mio "Dizionario
di Kos-slang" (segnalato dalla rivista Exibart):
"Mario
Picture s. Dipinto realizzato e venduto velocemente per riuscire a
pagare in tempo l'affitto e altre scadenze imminenti"
Nella
cena con la Santa, i nobili Colonna di Reggio si fingono gli
Odescalchi.
Nel
"Dizionario di Kos-slang":
“Gack
dinner - raccontar balle durante una cena di lavoro".
Dadina
dirige un giornale come la mia
Gossy fondatrice di una rivista "che
riporta i segreti incoffessabili di artisti, collezionisti e
critici" e
"con
la sua amica Paparazza organizza movimentate serate all'insegna
di pettegolezzi e maldicenze"
- vedi il cicaleccio pettegolo delle mondane serate del film.
I
miei scritti e disegni risalgono ad alcuni anni fa come certifica la
cospicua documentazione esistente: comunicati stampa di mostre,
riviste, cataloghi, siti d'arte, il mio blog.
I testi della "Commedia dell'Arte Contemporanea" simili al film:
una mostra, sei sketch e due altri brevi testi.
- il testo definitivo di "Robert Star" (2009)
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2009/02/robert-star-venezia.html
- il comunicato stampa della mostra "Robert Star" del 2007
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?preview=si&idelemento=42867
- sei sketch
- il testo definitivo di "Robert Star" (2009)
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2009/02/robert-star-venezia.html
- il comunicato stampa della mostra "Robert Star" del 2007
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?preview=si&idelemento=42867
- sei sketch
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2010/11/conferenza.html
Intervista a Nick Boomato
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2009/08/intervista-nick-boom-ato.html
Intervista a Bi, curatore di "Italo-disco 70" al Palazzone
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2008/12/italics-italians.html
Jep!
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2011/04/jep-lizta-fantasma-patigiona-italiana.html
Bloghete bloghete
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2011/10/bloghete-bloghete.html
Chi ha paura del barista & artista?
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2009/03/scene-dalla-boh-hem.html
- due liste-dizionario
Cri-tic-ah! Critici AAAArte
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2008/09/cri-tic-ah.html
Dizionario di Kos/slang
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2010/05/kos-slang.html
Intervista a Bi, curatore di "Italo-disco 70" al Palazzone
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2008/12/italics-italians.html
Jep!
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2011/04/jep-lizta-fantasma-patigiona-italiana.html
Bloghete bloghete
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2011/10/bloghete-bloghete.html
Chi ha paura del barista & artista?
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2009/03/scene-dalla-boh-hem.html
- due liste-dizionario
Cri-tic-ah! Critici AAAArte
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2008/09/cri-tic-ah.html
Dizionario di Kos/slang
http://cri-tic-ah.blogspot.it/2010/05/kos-slang.html